martedì 29 novembre 2016

"The Look of Love": una narrazione musicale per raccontare le emozioni


In questo album ho voluto inserire tutti quei brani che hanno significato qualcosa per me quindi non ho seguito un filo logico nello stilare la lista di brani ma ho solo seguito il cuore”.





                              

Da poco meno di due mesi è uscito in tutti i punti vendita “The Look of Love”, il nuovo album di Giuseppe Milici, armonicista e compositore di fama mondiale.
Si tratta di un lavoro in cui il musicista tira fuori tutto il fascino e la carica espressiva dello strumento con tre ingredienti fondamentali: la malinconia, il lirismo e la melodiosità carezzevole.


Classe 1964, Milici è un talentuoso strumentista con alle spalle una straordinaria esperienza che spazia dalla musica pop, jazz, sinfonica alle colonne sonore dei film.
Il CD comprende 15 tracce, di cui solo 3 sono composizioni dell’autore. Il brano di apertura del disco, intitolato Dimmi cos’è, presenta un testo poetico dalla struttura musicale complessa; come dice lo stesso Milici “nasce diversi anni fa come brano strumentale pensato per l’armonica, diventato canzone nel momento in cui Alfonso Camarda ha accettato l’invito di scriverne il testo che si sposa perfettamente con la melodia”.
Ci sono poi molti altri brani, come quello che dà il titolo all'album, (The Look of Love) indissolubilmente legati alle composizioni per il grande schermo, cui si aggiunge anche Gonna fly now, che testimoniano la grande passione di Milici per la musica da film.

Nel primo caso la cifra peculiare è proprio la suadente voce di Francesca Gramegna; un pezzo di straordinaria comunicabilità che non può che lasciare dentro ognuno di noi una profonda riflessione…un’immensa carica emotiva. Nel secondo caso siamo di fronte a un celebre brano strumentale da molti identificato come il leitmotiv del film "Rocky", cui ne seguono molti altri. L’album presenta poi un altro celebre pezzo: The Shadow of Your Smile in cui l'armonica duetta con la voce dell'emergente Walter Ricci, il cui modello rimanda ai grandi colossi del jazz.

Fra i brani strumentali spiccano inoltre la versione del successo di Steve Wonder Isn't She Lovely e quella in duo con la fisarmonica di Roberto Gervasi di un altro celebre standard Tea for Two. Brilla per originalità anche la versione stile gypsy Singining in the Rain, affidata alla chitarra di Moreno Viglione e al violino di Marcello Sirignano. Milici, per l’occasione, si è avvalso della collaborazione di molti talentuosi musicisti come Nerio “Papik” Poggi e Fabrizio Foggia per gli arrangiamenti, oltre ad una nutrita schiera di ‘special guest’ quali: Neja, Fabrizio Bosso, Tom Gaebel, Walter Ricci, Francesca Gramegna, Alan Scaffardi, Valeria Milazzo, Ely Bruna, Valeria Milazzo, Roberto Gervasi, Moreno Viglione e Marcello Sirignano.

Sembra proprio che quest’ultimo lavoro, benché sembri apparentemente simile ai precedenti, abbia qualcosa di diverso. E’ stato infatti lo stesso armonicista ad averlo dichiarato: "Contrariamente ai dischi che ho realizzato in precedenza, che erano prevalentemente strumentali, questo, anche in virtù della mia passione per il canto e i cantanti, vuole essere un omaggio a tutte le canzoni che per me sono state di fondamentale importanza nella mia formazione. Ho quindi deciso di invitare sei cantanti, a mio avviso straordinari, che hanno reso questo sogno realtà. I brani sono molto diversi l’uno dall’altro, quindi considero questo lavoro un po’ rapsodico. Fortunatamente, però, a rendere omogeneo il lavoro ci hanno pensato Papik e Fabrizio Foggia che con i loro arrangiamenti hanno reso uniforme il tutto".

Si tratta insomma di una compilation il cui ordine dei brani (come si può facilmente intuire dal titolo stesso dell’Album) non è stato dettato dalla razionalità, da un filo logico, ma dal cuore…dall’emotività.

E’ proprio questa probabilmente la chiave del successo di Milici: l’aver disposto il suo “caos” sonoro mettendo sempre prima al centro il trasporto emotivo. L’unica cosa che, non solo in musica, conta.




                                        
                                                                                                                                                        



                                                                                        Lavinia Alberti