domenica 27 dicembre 2015

Mandolino e pianoforte, tra romanticismo e contemporaneità


Gli ultimi giorni di dicembre si prefigurano ricchi e pieni di eventi culturali e musicali.
Tra i luoghi promotori della buona musica non può di certo mancare all’appello Cefalù, territorio madonita da sempre attivo e sensibile alla diffusione di spettacoli, aperto ad accogliere concerti di ogni genere, da quelli classici, a quelli rock fino a quelli pop.
Concentrandoci sul genere classico, un concerto da non perdere è quello in programma al Teatro Cicero di Cefalù, il 30 dicembre. Ad esibirsi saranno due valenti e giovani musicisti, Mauro Schembri, (mandolino) e Alessandro Greco (pianoforte), che saliranno sul palco del teatro in occasione dell’ultimo evento della Stagione Concertistica degli Amici della musica Cicero. Il primo diplomatosi in mandolino al Conservatorio V. Bellini di Palermo sotto la guida del Maestro Emanuele Buzi e perfezionatosi col Maestro Dorina Frati, ha all’attivo quindici Festival Internazionali con l’Associazione “Sikania” diretta da Lorenzo Puma. In passato ha anche collaborato con il Teatro Massimo di Palermo, l’Ente Filarmonica Franco Ferrara, e da solista con l’Orchestra da Camera “Salvatore Cicero” al Teatro Politeama di Palermo per la Stagione “Amici della musica”. E’ stato inoltre il secondo classificato del prestigioso concorso nazionale “Premio Abbado” nella sezione mandolino.
Attualmente fa parte del Quintetto Nomos, che sin dalla sua nascita (2011) ha riscosso un certo successo nel territorio siciliano. Il secondo invece inizia gli studi pianistici molto giovane, studiando sotto la guida del Maestro Giuseppe Lo Mauro, per poi proseguirli presso l’accademia “Clara Schumann” di Palermo con il Maestro Giuseppe Messina. Nel 2010, dopo il diploma in pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e dopo una serie di Master Class, ottiene a San Giovanni Teatino il Primo Premio “Franz Liszt” (2009), cui seguiranno quello di Palermo e di Catania. Attualmente è docente di pianoforte al liceo musicale e coreutico “Joan Miro” di Sant’Agata di Militello.




Il duo Schembri-Greco, ha una storia recente; esso infatti è nato nell’aprile 2015 da un’idea degli stessi musicisti in occasione di una collaborazione con l’Auditorium Rai di Palermo e il progetto GMC (giovani musicisti del Conservatorio V. Bellini di Palermo). Nonostante la sua recente formazione ha già riscontrato diversi successi, esibendosi presso numerose associazioni culturali regionali riscuotendo un grande apprezzamento.

Il programma eseguito dai due giovani prevede un ricco e composito repertorio, con un’attenzione particolare alle musiche originali per questa formazione e a quelle contemporanee: si andrà infatti dal classicismo delle composizioni di Beethoven e Hummel a quello di Calace, fino ai brani più contemporanei di Kaufmann e Chailly.

Si tratta dunque di composizioni che hanno lo scopo di mettere in luce, oltre che le qualità timbriche e sonore del pianoforte, uno strumento come il mandolino, un tempo utilizzato soprattutto in ambienti colti. L’intento dei musicisti è proprio quello di dimostrare e far comprendere al pubblico che quest’ultimo (troppo spesso associato alla cultura popolare) è anche uno strumento colto.

Quello dei due musicisti sarà dunque un vero e proprio excursus sonoro che, iniziando dallo stile classico beethoveniano, proseguendo con le musiche della scuola napoletana di Calace, e approdando alle sperimentazioni ritmiche e timbriche contemporanee di Genzmer e Chailly, sarà in grado di trasportare l’ascoltatore in un viaggio sonoro cronologico davvero suggestivo e unico nel suo genere.

  

                                                                                          Lavinia Alberti

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