venerdì 30 settembre 2016

"Jamme Ja", in scena il trionfo della musica popolare



Ad aprire il calendario musicale di ottobre a Palermo, nell’incantevole cornice settecentesca di Palazzo de Gregorio, (via Dell’Arsenale 132) saranno ancora una volta i suoni e i ritmi della tradizione Mediterranea.
Sabato 1 ottobre (ore 21.00, ingresso euro 10) si svolgerà infatti un concerto che vedrà in scena la Compagnia Cialoma, con uno spettacolo dal titolo partenopeo "Jamme Ja".
Lo stile dei brani che verranno eseguiti sarà quindi quello partenopeo, con un omaggio alle marchette e le rivisitazioni dei brani della cultura e della tradizione del Sud Italia in “stile Cialoma”; gli strumenti saranno anch’essi della tradizione, quali contrabbasso, chitarre, mandolino, violino.
Cifra peculiare dell’evento sarà un connubio armonico di ritmi che coinvolgerà il pubblico da ogni punto di vista. Trattandosi di musica popolare, non mancherà inoltre la rivisitazione alle antiche arti del teatro di strada. 
Lo spettacolo che proporrà la Compagnia Cialoma (organizzato dal Palazzo de Gregorio, dall’Associazione La scatola dei ricordi, in collaborazione con Cialoma Eventi) andrà ancora oltre; i suoni saranno infatti accompagnati da canti e danze della tradizione popolare; ampio spazio sarà affidato anche alla recitazione cui si uniranno gli strumenti tradizionali. Gli interpreti saranno: Piero Giovenco (voce), Linda Mongelli (danza), Davide Morici (chitarra), Sebastiano Zizzo (violino), Raffaele Pullara (mandolino), Rosario Giovenco (voce-chitarra), Giuseppe Girgenti (contrabbasso), Davide Pendino (batteria). 
Lo scopo di questo ricco e composito appuntamento musicale (interpretato da valenti musicisti e performer) sarà dunque quello di rivalutare il piacere per lo spettatore di trovarsi coinvolto in questi ritmi pieni di calore e passionalità, due ingredienti della tradizione musicale meridionale.
Il fruitore avvolto nelle soavi e dolci melodie del sud, potrà così “ritrovare” le tradizioni della propria terra, in questo viaggio fatto di culture, ritmi ancestrali e memorie lontane.
                                                                                                                                       Lavinia Alberti

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