Tanti i concerti per celebrare uno dei più prestigiosi compositori di musica da film
Dal
1946 ad oggi ha collezionato più di cinquecento colonne sonore di film –
prime tra tutte le opere di Sergio Leone,
Giuseppe Tornatore, John Carpenter, Brian de Palma – e serie televisive; ha
composto un centinaio di altre composizioni ed ha alle spalle una carriera
coronata da importanti premi e riconoscimenti: tre Golden Globe ricevuti rispettivamente nel 1987, nel 2000 e nel 2016
per il commento sonoro dei film “Mission”, “La leggenda del pianista sull'oceano” e “The Hateful
Eight”; svariati Nastri d’Argento, l’ultimo del quale è stato da lui ricevuto nel 2013 per la miglior colonna sonora
del film “La migliore offerta”; diversi
David di Donatello, ottenuti per le
musiche dei film “Nuovo Cinema Paradiso” (1989), “Stanno
tutti bene” (1991), “La sconosciuta” (2007), “Baaria” (2010), solo per citarne alcuni: questi ultimi tutti film del regista bagherese
Giuseppe Tornatore; in ultimo ha ricevuto un Oscar nel 2016 per la miglior colonna
sonora del film “The Hateful
Eight", del noto regista americano Quentin
Tarantino.
Stiamo parlando di Ennio Morricone: compositore,
musicista, direttore d’orchestra e arrangiatore, che il 10 novembre compirà i
suoi 90 anni, segnando una tappa
importante della sua vita.
Diverse sono state le
celebrazioni in suo onore, già a partire dai mesi di settembre e ottobre: all’Auditorium
Parco della Musica di Roma lo scorso 27 settembre, evento in occasione del
quale erano presenti Nicola Piovani, Dario
Marianelli e il compositore Salvatore Sciarrino che hanno diretto brani scritti
per lui;
tanti omaggi gli sono stati resi anche in molte altre città italiane.
Un
compositore poliedrico, che ha venduto più
di 70 milioni di dischi, la cui carriera include un'ampia gamma di generi
compositivi, motivo per il quale lo si può senza ombra di dubbio definire uno dei più versatili e influenti autori di
colonne sonore di tutti i tempi.
Ha
prodotto musiche per il genere del western all'italiana (tra
queste ricordiamo la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, Il grande silenzio,
Il mercenario, Il mio nome è Nessuno e
la Trilogia del tempo). Tra
gli anni ‘70 e ‘90 – spartiacque importante per la sua carriera – ha poi composto
brani per le pellicole del cinema hollywoodiano, tra cui “I giorni del cielo”, “The Mission”, “Bugsy”, e molti altri.
Una
personalità di grande spicco dunque, un grande uomo prima ancora che un grande
artista, in grado di distinguersi prima di tutto per la sua dote di umanità e
sensibilità oltre che di modestia.
“Sono molto imbarazzato e commosso per questi
festeggiamenti” – ha detto il Maestro in una recente intervista a lui dedicata. “Sono un compositore come tanti altri –
prosegue ancora il compositore romano con la stessa dose di modestia che lo ha
sempre caratterizzato – qualcosa mi è
andata bene e qualcosa meno bene. Al pubblico dico solo grazie. I compositori
hanno bisogno del pubblico".
Un modello da prendere come esempio quindi, non
solo per gli artisti ma anche per l’umanità tutta. Le sue musiche, in grado di
far volare alto chi ascolta, ma anche le sue parole e tutto ciò che di bello ha
creato fino ad ora, rappresentano per tutti noi una vera e propria lezione di
vita; ci insegnano infatti come la vera grandezza stia nell’umiltà verso chi ci
circonda; Morricone si può per queste ragioni definire un uomo che ha fatto
della ricerca musicale e in generale dello studio – nel senso latino del
termine – “studium” (passione per ciò
che si ama) la sua ragion d’essere.
Lavinia Alberti
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