venerdì 5 febbraio 2016

Il suono dell'Italia in Oman


Tra i tanti gruppi musicali noti all’interno del panorama siciliano e non solo, un posto di rilievo ha il Quintetto a pizzico Nomos nato nel 2011, che proprio in questi giorni sarà protagonista di un evento di non poco conto. 
L’8 febbraio si troverà infatti nello stato asiatico dell’Oman, situato nella parte sud-orientale della penisola arabica, e precisamente nella capitale: Mascate.
Con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia nel Sultanato dell’Oman, il gruppo di musicisti formato da Raffaele Pullara, Mauro Schembri (al mandolino) Giovanni Confaloni, Flavio D’Ambra (alla chitarra) e Andrea Scimè (al contrabasso) si esibirà nell’auditorium della capitale al museo di Bait al Zubair. L’ospite d’onore della serata sarà il Sottosegretario del Ministero del Patrimonio e della Cultura S.E Salim bin Mohamemd Almahruqi.
 

L'ensemble, fortemente sostenuta dal Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo e dal suo direttore Daniele Ficola, rappresenta una delle formazioni da camera più attive dell’istituzione siciliana.
 
L'evento il cui titolo sarà "The sound of Italy and Oman. Armonies across the Seas" come ben si coglie dal titolo dato a questo evento, avrà lo scopo di promuovere l’eccellenza di entrambi i repertori e dei loro interpreti.

Il concerto sarà diviso in due momenti: nella prima parte suonerà il Quintetto Nomos con Emanuele Buzi, il cui repertorio andrà dalle trascrizioni originali di Arie d'opera di Rossini (La danza e Ouverture de Il Barbiere di Siviglia) e Verdi (Preludio atto I) fino alle composizioni più contemporanee di Ennio Morricone (brani da Nuovo Cinema Paradiso). La seconda parte invece, aperta dall’oud (strumento importantissimo nel mondo arabo-islamico tanto da essere considerato il “sultano” degli strumenti musicali) sarà dedicata all’esibizione solista di Omar Bashir seguita da alcuni brani del Quintetto che si esibirà suonando una parte del suo primo lavoro discografico intitolato "Danze migranti".


Si tratterà dunque di una performance unica nel suo genere non solo per le personalità presenti, ma anche per l’insolito connubio musicale che vedrà atmosfere tutte italiane (con il Quintetto a pizzico Nomos e con Emanuele Buzi) e arabe (con i musicisti dell'omanita Oud Hobbyists Association, associazione fondata nel 2005 sotto gli auspici di Sua Maestà il Sultano Qaboos bin Said).
L’ensemble sarà composta da Nibras Almullahi (all’oud), Wahab Al-Dhanki (al qanun), Tahra Al-Balushi e Nasser Al Kindi (al violino) e Ahmed Al Siabi (alle percussioni omanite).
Punto di contatto di questi due mondi apparentemente distanti sarà dunque il repertorio di matrice popolare per strumenti a pizzico: le chitarre e i mandolini italiani e l'oud arabo.
Per l’occasione vi saranno il già citato Emanuele Buzi, Omar Bashir (il più grande suonatore di oud vivente) e il Direttore del Conservatorio di Palermo Daniele Ficola, che in quanto rappresentante di un’istituzione presenterà il Quintetto e presiederà parte dell’evento.
Sarà un percorso musicale davvero unico, in cui il “Suono d’Italia” sarà in una perfetta simbiosi con le suggestioni arabiche dell’oud. La conferma di questa perfetta intesa tra i due mondi giunge dalle parole dell’Ambasciatore d’Italia a Mascate, Paola Amadei:
“Il concerto The Sounds of Italy and Oman è il risultato di una collaborazione che ho promosso e, allo stesso tempo, il punto di partenza per una più stretta collaborazione artistica tra musicisti italiani e omaniti, che hanno in comune l’amore per la musica e per il proprio patrimonio culturale e artistico e il desiderio di condividere con tutti noi le melodie e i ritmi delle rispettive tradizioni musicali, nello spirito di incontro e scambio che è proprio della cooperazione bilaterale tra i due Paesi”.
 

 

 

 


 

 Lavinia Alberti


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