giovedì 14 aprile 2016

Melodyterranean: viaggio tra Classica Contemporanea, Elettronica e Jazz







Il nome evoca già melodie trascinanti, le cui sonorità portano lontano, facendo viaggiare la mente in ricordi ancestrali. Si tratta di suoni che rievocano la calda atmosfera del Mediterraneo. I colori di una terra, la Sicilia, in cui gli opposti si fondono creando un equilibrio perfetto.
 Melodyterranean, questo il nome del nuovo progetto musicale del vibrafonista siciliano Giuseppe Mazzamuto, che è più di un’esecuzione musicale. E’ un viaggio esperienziale in cui attraverso vibrazioni ci si ritrova trasportati in un luogo senza tempo ma dalla forte impronta Classica Contemporanea, Elettronica e Jazz. Il musicista palermitano, dopo aver studiato presso il Consevatorio “V. Bellini” di Palermo e conseguito il diploma in strumenti a percussione, vincendo agli esordi della sua brillante carriera l’audizione pubblica come timpanista e percussionista presso l’Orchestra Giovanile Italiana, ha avuto l’occasione di lavorare con direttori e musicisti di livello internazionale; si tratta di maestri del calibro di R. Muti, C.M. Giuliani, G. Sinopoli, con i quali si è esibito nei principali teatri d’Italia, come il teatro Reggio di Torino, La Fenice di Venezia, il Comunale di Bologna, Il Maggio Musicale Fiorentino.
Ha inoltre lavorato per la Fondazione Teatro Massimo, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, la Fondazione Orchestra Regionale Toscana e altre Fondazioni di rilevanza nazionale e internazionale. In passato è stato anche docente dal 2010 al 2015 di Batteria e Percussione Jazz presso il Conservatorio di Stato V. Bellini di Palermo. Come si può ben cogliere dalle sue composizioni, nella sua formazione, oltre all’evidente influenza jazzistica, c’è anche quella classica.


Nel progetto di Mazzamuto ci sono dunque tutti gli elementi per poter dire che si tratta di un lavoro molto originale, perché tende a fondere tante realtà e tante culture, ma al cui centro vi è la Sicilia come punto focale. Egli stesso infatti sottolinea che:
“In Melodyterranean dominano la melodia e il mediterraneo due degli aspetti più rappresentativi che ritraggono l’Italia nel mondo. Da un lato la melodia italiana, che è stata da sempre il vero brand della musica made in Italy, dall’opera di Giacomo Puccini, alla musica napoletana e siciliana di Ernesto de Curtis e Rosa Balistreri. Elemento imprescindibile dell’arte compositiva italiana sia colta che popolare. Dall’altro il mediterraneo da sempre simbolo di migrazione e accoglienza, punto d’incontro di popoli di diversa cultura che si fondono tra loro e trovano nella Sicilia il centro nevralgico.  Quest’isola è porto di partenza e di arrivo e sarà sempre terra di migranti e di immigrati”.

Il quintetto jazz guidato da Giuseppe Mazzamuto (vibrafono, marimba e loop station) percussionista della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, è formato da musicisti pluripremiati in campo nazionale ed internazionale: Giovanni Conte (piano e synth) e Giovanni Villafranca (contrabbasso), Manfredi Caputo (percussioni) e Fabrizio Giambanco (batteria).
Dieci dunque i brani composti dal vibrafonista palermitano, ognuno dei quali fa viaggiare con la mente e con il corpo, le cui combinazioni sonore ben rispecchiano la nostra terra, per secoli dominata da popoli diversi.

                                                                                                                                         Lavinia Alberti

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