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novembre 1975: sono già passati 40 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, scrittore,
poeta, sceneggiatore, regista, autore che può essere considerato senza dubbio
uno degli intellettuali più controversi nel panorama culturale italiano.
Accostandosi
a questa figura, ciò che non si può fare a meno di notare sono l’ “ingenuità” e
la sensibilità con cui egli si accostava al mondo; cifra peculiare del poeta
era infatti il porsi dalla parte dei più umili e delle classi più disagiate,
dei “diversi”, cui certamente egli riservava proprio per il tormentato vissuto
personale tutta la sua solidarietà. Non è un caso dunque se egli si poneva
dalla parte di questi ultimi; il sottoproletariato infatti rappresentava per il
poeta friulano l’unica classe che ancora manteneva una propria spontaneità e
genuinità, al contrario della classe borghese che egli criticava aspramente, e
ciò si coglie molto bene sia nei suoi film, che nei suoi testi poetici e
letterari. Marxista politicamente e socialmente impegnato, Pasolini aveva fatto
della lotta al consumismo e alle ipocrisie borghesi una vera e propria
missione.
Si può certamente affermare che con Pasolini
l’Italia ha perso 40 anni fa non solo un pezzo di storia ma il contributo delle
sue idee di intellettuale poliedrico ed eclettico.
In questi giorni molti sono stati i luoghi
della cultura (e soprattutto i teatri romani) che hanno reso omaggio al poeta,
raccontando la vita di questo straordinario personaggio del cinema e della
cultura del ‘900. La sua personalità di acuto osservatore e per certi versi
anche anticipatore del nostro presente è stata ricordata dai principali teatri
romani come l’Argentina e il teatro India di Roma che hanno reso omaggio al
poeta con diverse rassegne. Il teatro India per l’occasione ha dato vita alla
rassegna “Il Teatro di Roma per Pasolini”.
Ad aprire l’omaggio romano sarà la voce recitante di Giovanna Marini, amica intima del poeta, con Sono Pasolini, un moderno oratorio che celebra la ricchezza della poesia e del pensiero pasoliniani. Lo spettacolo è
uno dei tasselli del
progetto “Il Teatro di Roma per Pasolini” che si compone di sette titoli. A
seguire vi sarà L’inedita partita di
pallone Pier Paolo! di Giorgio Barberio Corsetti, “giocata” nel campo di
Pietralata a Roma (31 ottobre e 1 novembre), una produzione Fattore K.
Giorni intensi questi che hanno visto una
vera e propria maratona letteraria; saranno lette poesie, frammenti di raccolte
inedite da personaggi che hanno vissuto a fianco del poeta: si andrà da
Bernardo Bertolucci a Ninetto Davoli. Per l’occasione all’esterno dei centri
saranno allestite delle performances di Street art.
A 40 anni di distanza si sente la mancanza di
Pasolini, l’intellettuale inascoltato e poi come spesso accade “santificato”
alla morte. Se si è perso l’uomo, di certo non si sono perse le sue idee anticonformista.
Il regista friulano, o meglio, il suo pensiero, le sue poesie hanno
rappresentato e rappresentano ancora oggi a 40 anni di distanza un punto di
riferimento, una speranza per molti giovani.
Lavinia
Alberti