Da poche ore, proprio negli ultimi giorni dell’anno, se n’è andata un’altra grande attrice: Virna Lisi.
Nata ad Ancona nel 1936, nella
sua lunga carriera Virna Pieralisi (questo il suo vero nome), ha recitato in
tantissimi film e vinto sei Nastri d'argento, un David di Donatello alla
carriera e un premio per la migliore interpretazione femminile a Cannes.
Era una delle icone del cinema
italiano, una star come poche ce ne sono state, una delle donne più amate e
ammirate di tutti i tempi.
Negli anni ’50 mosse i suoi primi passi in
numerosi film del genere strappalacrime,
allora molto in voga, come Luna nuova (1955) di Luigi Capuano, Lo scapolo di Antonio Pietrangeli (1955)
con Alberto Sordi, e La donna del giorno,
di Francesco Maselli (1956). Nel 1958 compare accanto a Totò e
Peppino De Filippo nella commedia Totò,
Peppino e le fanatiche. Nell’acme
della sua carriera interpretò (come attrice e doppiatrice) diversi ruoli oltre
che al cinema anche in televisione, lavorando con attori come Frank Sinatra,
George Scott e Tony Curtis.
Negli ultimi mesi, dopo dodici anni di assenza, era tornata per l'ultima volta su un set cinematografico, recitando nella commedia di Cristina Comencini Latin Lover.
Negli ultimi mesi, dopo dodici anni di assenza, era tornata per l'ultima volta su un set cinematografico, recitando nella commedia di Cristina Comencini Latin Lover.
Virna Lisi era una delle
interpreti più spontanee, la cui immedesimazione nel personaggio era resa
magistralmente grazie alla sua formazione attoriale: il metodo stanislavskiano;
negli ultimi anni il suo volto era associato alle fiction e ai ruoli
televisivi, più che a quelli cinematografici, lavorando per la Rai e la
Mediaset; per conto di quest’ultima, nei prossimi mesi, l’attrice avrebbe dovuto
interpretare una fiction.
Con lei se ne va un altro pezzo di cinema, forse uno dei più belli, e ci si riferisce soprattutto all’epoca dei suoi esordi: gli anni ’50/60, un periodo di grande fermento per il cinema italiano, quello dei più grandi attori e registi, si pensi a Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, Nino Manfredi.
Con lei se ne va un altro pezzo di cinema, forse uno dei più belli, e ci si riferisce soprattutto all’epoca dei suoi esordi: gli anni ’50/60, un periodo di grande fermento per il cinema italiano, quello dei più grandi attori e registi, si pensi a Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, Nino Manfredi.
Sarà ricordata dal suo pubblico
come una delle più grandi icone di tutti i tempi, lasciando un certo vuoto nel
mondo della settima arte e non solo.
Lavinia Alberti