“In questo album ho voluto inserire tutti quei brani che hanno significato qualcosa per me quindi non ho seguito un filo logico nello stilare la lista di brani ma ho solo seguito il cuore”.
Da poco meno di due mesi è uscito in tutti i punti
vendita “The Look of Love”, il nuovo album di Giuseppe
Milici, armonicista e compositore di fama mondiale.
Si tratta di un lavoro in cui il musicista tira fuori tutto il fascino e la carica espressiva dello strumento con tre ingredienti fondamentali: la malinconia, il lirismo e la melodiosità carezzevole.
Si tratta di un lavoro in cui il musicista tira fuori tutto il fascino e la carica espressiva dello strumento con tre ingredienti fondamentali: la malinconia, il lirismo e la melodiosità carezzevole.
Classe 1964, Milici è un talentuoso strumentista con
alle spalle una straordinaria esperienza che spazia dalla musica pop, jazz, sinfonica
alle colonne sonore dei film.
Il CD comprende 15 tracce, di cui solo 3 sono
composizioni dell’autore. Il brano di apertura del disco, intitolato Dimmi
cos’è, presenta un testo
poetico dalla struttura musicale complessa; come dice lo stesso Milici “nasce diversi anni fa come brano strumentale
pensato per l’armonica, diventato canzone nel momento in cui Alfonso Camarda ha
accettato l’invito di scriverne il testo che si sposa perfettamente con la
melodia”.
Ci sono poi molti altri brani, come quello che dà il
titolo all'album, (The Look of Love) indissolubilmente legati alle composizioni per il grande schermo, cui si
aggiunge anche Gonna fly now, che testimoniano la grande passione di Milici per la musica da film.
Nel primo caso la cifra peculiare è proprio la
suadente voce di Francesca Gramegna;
un pezzo di straordinaria comunicabilità che non può che lasciare dentro ognuno
di noi una profonda riflessione…un’immensa carica emotiva. Nel secondo caso
siamo di fronte a un celebre brano strumentale da molti identificato come il
leitmotiv del film "Rocky", cui ne seguono molti altri. L’album presenta poi un altro celebre
pezzo: The Shadow of Your Smile
in cui l'armonica duetta con la voce dell'emergente Walter Ricci, il cui modello rimanda ai grandi colossi del jazz.
Fra i brani strumentali spiccano inoltre la
versione del successo di Steve Wonder Isn't
She Lovely e quella in duo con la fisarmonica di Roberto Gervasi di un altro celebre
standard Tea for Two. Brilla per originalità anche la
versione stile gypsy Singining in the
Rain, affidata alla chitarra di Moreno
Viglione e al violino di Marcello
Sirignano. Milici, per l’occasione, si è avvalso della collaborazione di
molti talentuosi musicisti come Nerio
“Papik” Poggi e Fabrizio Foggia per gli arrangiamenti, oltre ad
una nutrita schiera di ‘special guest’ quali: Neja, Fabrizio Bosso, Tom Gaebel,
Walter Ricci, Francesca Gramegna, Alan Scaffardi, Valeria Milazzo, Ely Bruna, Valeria
Milazzo, Roberto Gervasi, Moreno Viglione e Marcello
Sirignano.
Sembra proprio che quest’ultimo lavoro, benché
sembri apparentemente simile ai precedenti, abbia qualcosa di diverso. E’ stato
infatti lo stesso armonicista ad averlo dichiarato: "Contrariamente ai dischi che ho realizzato in precedenza, che
erano prevalentemente strumentali, questo, anche in virtù della mia passione
per il canto e i cantanti, vuole essere un omaggio a tutte le canzoni che per
me sono state di fondamentale importanza nella mia formazione. Ho quindi deciso
di invitare sei cantanti, a mio avviso straordinari, che hanno reso questo
sogno realtà. I brani sono molto diversi l’uno dall’altro, quindi considero
questo lavoro un po’ rapsodico. Fortunatamente, però, a rendere omogeneo il
lavoro ci hanno pensato Papik e Fabrizio Foggia che con i loro arrangiamenti
hanno reso uniforme il tutto".
Si tratta insomma di una compilation il cui ordine
dei brani (come si può facilmente intuire dal titolo stesso dell’Album) non è
stato dettato dalla razionalità, da un filo logico, ma dal
cuore…dall’emotività.
E’ proprio questa probabilmente la chiave del
successo di Milici: l’aver disposto il suo “caos” sonoro mettendo sempre
prima al centro il trasporto emotivo. L’unica cosa che, non solo in
musica, conta.
Lavinia Alberti
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