Un lavoro psichedelico e multisensoriale al centro della web serie del mistero, tra il sintetico e gli strumenti reali
< Mi affido alla musica, che parla a tutti e tutto
riesce a descrivere, al di là dei recinti immaginari che chiamiamo «generi» […]
E’ la materializzazione di questo mood, è la chiave d’interpretazione del mondo
contemporaneo che con le mie composizioni cerco di rappresentare nel modo più
diretto possibile, senza alcuna preclusione estetica. La musica, come dice
Bjork «non è una questione di stili, ma di sincerità'». La sincerità necessaria
a mutare le emozioni in un rincorrersi di suoni. Un rischio attraente,
forse una sfida da incoscienti >.
Questo il punto di
vista del compositore siciliano Salvo Ferrara, che con le sue
composizioni – venute fuori tanto da una formazione classica quanto contemporanea - si propone di andare oltre ogni schema preconfezionato e oltre
ogni standardizzazione sonora.
Al centro di questa
anticonvenzionalità musicale è “Wsk-The Soundtrack", suo ultimo lavoro
discografico, realizzato in seguito al successo della colonna sonora composta
per l’omonimo prodotto cinematografico noir: una web serie dal titolo “Wsk – The
Series” diretta dal giovane regista palermitano Alois Previtera e prodotta
da Social Movie Production e Poikilia.
Si tratta di un album molto eclettico, in cui si fondono sonorità
elettro-grunge ed atmosfere psichedeliche arricchite da cori, pieni orchestrali
ed organi liturgici. Diciannove le
tracce che lo compongono e cinque le
note del tema principale che rimarcano il senso di inquietudine, mistero e
suspance del progetto.
Peculiarità dei
brani in questione è la continua alternanza di pause e tensioni e di
contaminazioni sonore, realizzate attraverso il sovrapporsi di strumenti reali
sui contributi elettronici. Un sound finalizzato dunque a ricreare uno specifico mood, in funzione delle immagini, i cui ritmi sono scanditi da drum
machines, da timbriche di riempimento e da sequenze mixate, queste ultime
arrangiate e prodotte dallo stesso Ferrara, con la collaborazione di Cristiano
Nasta.
Già apprezzata in diversi contest internazionali e
vincitrice del premio “Best Editing” al Sicily Web Festival del 2017, la serie,
ideata e scritta da giovani cineasti siciliani e palermitani in particolare, rappresenta
una novità nel panorama cinematografico emergente contemporaneo grazie alla sua
carica emotiva, le ambientazioni noir e l'incalzante ritmo narrativo.
Il compositore
palermitano collabora ormai da diversi anni con filmmakers, documentaristi di
fama e prestigiose istituzioni culturali, tra cui il Museo Salinas di Palermo,
per il quale ha di recente composto le musiche di un videoclip per la
presentazione della nuova Agorà.
Un progetto che parte dalla Sicilia, che si inserisce
nell’anno in cui la città di Palermo diventa Capitale Italiana della Cultura, che
sarà destinato per questo ad avere un respiro internazionale.
Lavinia Alberti
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