In questo 2015, sarà il
vittoriese Francesco Cafiso ad inaugurare la novantesima Stagione concertistica
degli Amici della Musica di Palermo. L’ambasciatore della musica
jazz italiana nel mondo sarà in concerto per presentare in anteprima assoluta
l’album “La Banda” lunedì 19 gennaio (alle 17.15) e martedì 20 gennaio
(alle 21.15) presso il Politeama Garibaldi.
Il giovane talentuoso già ben noto al
pubblico da diversi anni nonostante la sua giovane età, presenterà - come egli stesso ha annunciato al pubblico
poco prima dell’esecuzione dei brani
autobiografici, che l'autore descrive come una sorta di viaggio interiore
nell’universo musicale, attraverso i paesaggi della Sicilia; esso è dunque una
sorta di diario della sua carriera a partire dai suoi esordi come enfant
prodige all'inizio degli anni Novanta.
Con queste sue due esibizioni a Palermo, Cafiso si conferma ancora una volta per quello che è: un talento di rara maturità artistica, dotato di grande umiltà e straordinario entusiasmo creativo. Sulle note del suo jazz e sul ritmo dei suoi brani, si coglie la sua anima jazzistica e la sua profonda passione per questo strumento; a conferma della sua grandezza e umiltà è infatti una delle sue tante dichiarazioni: «la musica è infinita, non si finisce mai di imparare».
“La Banda”, compilation eseguita da Cafiso, è uno
dei 3 dischi in uscita all’interno del suo nuovo lavoro discografico, il primo
costituito interamente da sue composizioni originali
dal titolo “3”. I tre album profondamente diversi tra loro, “Contemplation”, “La Banda ” e “20 Cents Per
Note”, usciranno in contemporanea il 3 marzo e in essi vi sarà il sassofonista siciliano nelle nuove vesti di
compositore, arrangiatore e concertatore, oltre che di musicista
riconosciuto come uno dei talenti più precoci del jazz internazionale. E’
Cafiso stesso ad illustrare al pubblico il suo lavoro:
«L’album “La banda” è interamente dedicato
alla mia Sicilia. Nel comporre questa suite mi sono ispirato alla tradizione
bandistica tanto radicata nella mia terra, che ha fortemente influenzato la
nascita del linguaggio jazzistico. Proprio per questo motivo ho scelto di
presentarlo a Palermo con due concerti-evento, in occasione dei festeggiamenti
per i primi novant’anni di attività degli Amici della Musica».
Quello che il sassofonista si propone di offrire al pubblico palermitano - insieme al suo “Sextet” composto da Giovanni Amato (tromba), Huberto Amesquita (trombone), Mauro Schiavone (pianoforte), Giuseppe Bassi (contrabbasso) e Roberto Pistolesi (batteria) - è un progetto abbastanza ambizioso. Gli undici i brani che compongono la suite si aprono con il brano “Sicilia”, che descrive un’isola piena di contraddizioni, aspra e ingiusta con gli onesti, ma anche calda e accogliente.
In questa occasione il pubblico palermitano, nonostante non fosse
abituato ad un repertorio jazzistico, bensì ad un repertorio più classico
(compositori del classicismo e del tardo romanticismo), si è dimostrato
ugualmente pronto e interessato ad accogliere con grande entusiasmo un
repertorio insolito per questa sede.
Lavinia Alberti
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