Tra i giovani artisti
attivi all’interno del panorama musicale siciliano, un posto importante spetta
a Carmelo Russotto. Il giovane percussionista palermitano,
classe 1995, inizia a studiare le percussioni classiche nel 2009,
all’età di quattordici anni presso il Conservatorio V. Bellini di
Palermo sotto la guida del Maestro Giuseppe Cataldo, compositore e direttore
d’orchestra molto apprezzato in ambito internazionale.
Il valido e poliedrico musicista
in passato ha ottenuto diversi riconoscimenti. L’anno di certo più prolifico
per Russotto è stato il 2015, in cui è stato vincitore all’audizione per
l’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori d’Italia.
A partire dal 15 giugno dello
stesso anno ha ricoperto una serie di incarichi nelle vesti di percussionista
tastierista. Il 6 luglio ha partecipato infatti al Concerto svoltosi al Teatro
Nuovo di Udine con l’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori d’Italia
sotto la direzione del Maestro Giuseppe Grazioli. Sotto la guida di
quest’ultimo, dal 20 al 29 ottobre ha anche partecipato alla Tournée in
Trieste-Serbia-Slovenia e Croazia con l’Orchestra Sinfonica Nazionale dei
Conservatori d’Italia; dal 27 novembre al 7 dicembre è stato inoltre impegnato
con l’Orchestra Giovanile Mediterranea in Libano nelle città di Beirut,
Tripoli, Hadat-Baabda, in occasione del Beirut chants Festival con la
Filarmonica Libanese, sotto la direzione dei Maestri Toufic Maatouc, Sebastien
Bagnoud e Alberto Maniaci. Da settembre 2015 è attentamente seguito dal Maestro
Claudio Cavallini, percussionista e tastierista del Teatro La Fenicia di
Venezia.
Russotto si è anche
esibito nei mesi passati al Teatro Massimo di Palermo, realizzando innumerevoli
concerti. L’artista vincitore all’audizione come percussionista al Teatro San
Carlo di Napoli, è stato accompagnato in questo suo percorso sino ad ora da
grandi talenti del mondo musicale locale e non solo, per questo ha sentito la
necessità di ringraziare i suoi maestri, in particolare il Maestro Giuseppe
Cataldo di Palermo a cui deve molto (avendolo avviato alla professione e
seguito in ogni tappa) e Claudio Cavallini di Venezia, sotto il quale si sta
ancora perfezionando.
Il giovane musicista con
questa sua vittoria personale rappresenta dunque per noi un esempio, e lancia
un messaggio di speranza a tutti i giovani artisti che come lui amano l’arte.
Queste infatti le sue parole:
"Il messaggio che
vorrei dare ai giovani musicisti che si accingono ad iniziare questa dura
carriera come me è che nella musica, come nelle altre attività umane, bisogna credere
fino in fondo in quello che si fa, anche di fronte alle difficoltà evidenti;
credere nella vittoria assoluta, soprattutto nell’Italia di oggi che sembra
aver dimenticato i giovani".
Lavinia Alberti
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